In e per Pop-x, tutto si salva sia a livello linguistico che a livello musicale. Tutto può diventare musica perché già lo era. Ed è per questo che la distinzione lingua/musica si può sfaldare nella voce di Panizza che il mago stesso trasforma infinite volte, quasi in tempo reale, grazie alla sua formula magica, l’auto-tune […].
Scriveva questo Alberto Parisi nell’articolo Volare. Non capire Pop X per capire tutto il resto, pubblicato su La Balena Bianca il 24 febbraio 2020. Un anno dopo, da subito trascinato dentro lay0ut, l’idea di chiedere a Pop X una lettura di Simone Cattaneo, che sarebbe arrivata chissà quando. Sapevo da tempo, me lo aveva detto en passant Flavio Santi, che Pop X l’avesse letto, da qualche parte, una volta. Subito si era attivata una linea di congiunzione, un’associazione mentale, tra Cattaneo e Pop X. Intanto perché il primo mette il piede nella scarpa della musica senza essere un musicista, mentre il secondo mette il piede nella scarpa della poesia senza essere poeta; in secondo luogo per la fuga e la ricaduta dalla e nella lirica, per l’accentramento e il decentramento del soggetto. Forse anche per l’estraneo naturalismo dei reietti, un po’ lontano (purtroppo) dalla sensibilità della scrittura in lingua italiana:
Aveva uno scolapasta in testa e un canino in bocca
mentre ballava su un campo di calcio sterrato
fra i resti di un pranzo d’asporto rispondendo
[a monosillabi
a domande che nessuno poneva
con uno sguardo sgomento
rivolto verso il cielo azzurro spruzzato di cemento.
(Cattaneo, Made in Italy)
Che tempi erano quelli in cui dovevo bere
In cui gli innamorati erano brutti insieme
I vecchi erano risparmiati dalle pene
Un attimo e ritorno sono stato a casa
Il mio tragitto è stato trasformato appena
Dal modo in cui un bambino mi ha riconosciuto
Sul volto suo mi appare il viso di un drogato
(Pop X, Drogata schifosa)
Per la violenza verbale o la violenza tout court che maschera invece l’opposto; per il bisogno di allontanamento dalle maglie sociali e soprattutto dal loro insenso e quindi per l’eros, che è un po’ il principio di rivoluzione, quasi sempre proiettato o reso surreale:
Quando ti mordo il braccio
il sapore della tua pelle
mi separa i denti
il mio mento casca giù teso
come un pugile smunto e leggero,
per nulla agile né veloce,
vulnerabile in difesa
e subito pronto a sanguinare
(Cattaneo, da Nome e soprannome)
Mi sarei svegliato gonfio in riva al mare
Per trovare qualche donna da baciare
Qualche ragazzina da disorientare
Con parole stravaganti e scivolando
Ti sarei venuto incontro e avendo caldo
Mi sarei levato piano la t-shirt
Ti avrei regalato un piano o una chitarra
Poi ti avrei suonata dentro un’auto blu
(Pop X, Paiazo)
Tanti punti d’incontro per strade molto diverse. Un’affinità elettiva, non una dipendenza filologica. Comunque: dicevamo dell’idea di un anno fa. Un anno dopo arriva il messaggio di Davide Panizza, unico membro fisso dei Pop X: ci avrebbe inviato prestissimo una lettura di alcuni testi di Cattaneo.
Il risultato è qui: oggi 4 febbraio cade il suo compleanno, nato nel 1974. Non possiamo dare di più di questo, un progetto editoriale che lo spinga alla fine del mondo. Ah, e abbiamo chiesto a Davide Panizza chi sia il suo Cattaneo, per darvi un altro elemento di questa rete, per non farci mancare nulla.
Nel video Pop X legge alcune poesie di Simone Cattaneo (1974-2009) tratte dalla raccolta “Peace & Love”, contenuta nel volume con tutte le poesie Peace & Love (Il Ponte del Sale, 2012):
Incontro su un treno diretto a Napoli un uomo di mezza età (0:00-1:16)
Voleva impegnare la monte di pietà un assorbente usato (01:16-2:00)
Una medaglia al valore portano sul petto tutti quei bastardi (2:00-3:17)
Arrivano cani con occhi come monete cucite nella notte (3:17-4:15)
Ho suonato al campanello di casa e mi ha aperto una vecchia baldracca (4:15-5:05)
Imperatori trasparenti (estratto) (5:05-5:51)
Una medaglia al valore portano sul petto tutti quei bastardi (estratto) + outro (5:51- 7:38)
Breve intervista a Davide Panizza, frontman dei Pop X
Perché Simone Cattaneo?
Cattaneo è entrato nella mia vita nel lontano 2010. In una domenica soleggiata di primavera mentre andavo a spasso con un amico tra i vigneti di Arco, lui mi dice che le mie canzoni hanno qualcosa del Cattaneo, così gli dico: “Davvero? Chi è Cattaneo?”, mi risponde “un poeta”. Forse erano anni che non sentivo nominare un poeta – sarà che non ero un frequentatore di poesie – quel nome “Cattaneo” mi ha fatto scattare una curiosità forte, nuova. Così quel nome è rimasto depositato per qualche anno nel mio cervello, finché un giorno ho iniziato a cercare quel nome in rete. All’inizio ho trovato davvero poco, quasi niente, poi negli anni più recenti ho iniziato a trovare qualche frammento di poesia. Nel 2016/17 forse 2018 mi hanno invitato a fare un reading in un paesino in Romagna, mi hanno chiesto cosa volessi leggere e Cattaneo mi è tornato alla mente. Ho ricominciato a cercare in internet finché ho trovato Peace and Love e così l’ho comperato. Quando arrivò il corriere col libro ero felicissimo, non vedevo l’ora di assaporare le sue poesie. Da lì mi è rimasto nel cuore, un po’ la sua poesia, un po’ anche lui, il suo personaggio mi ha affascinato, sedotto.
Perché distorcere Cattaneo? Perché fare uso di distorsioni vocali e visive (le voci robotiche tornano spesso nella tua ultima produzione, ma qui sembrano rispondere ad un’esigenza diversa)?
Sono partito col far leggere queste poesie alle persone con la loro voce normale. Un pomeriggio di novembre sono partito insieme a Babic e a Giorgia con l’intento di far visita a persone a caso, ciò che mi spingeva era lo spirito di Cattaneo, andavamo nelle case delle persone e chiedevamo di scegliere tra una rosa di poesie già selezionate da me. In quel viaggio mi sentivo cattaneo, non so ma per me essere cattaneo significa essere spavaldo nei confronti del freddo, della morte, degli sconosciuti. Dopo aver ri-ascoltato le letture con le voci delle persone non ho trovato nei loro modi di leggere ciò che cercavo, allora mi sono affidato alla sintesi vocale, cercavo delle voci che avessero un colore, un accento che mi facesse sognare, quantomeno mi facesse viaggiare. Nella distorsione e nei suoi vari colori ho trovato l’effetto che cercavo.
Hai mai scritto poesie?
Non ho mai scritto poesie, per ora non me la sento, non credo sia il mio campo, anche se attraverso le canzoni che scrivo cerco sempre di esprimermi al meglio.
Introduzione e intervista di Demetrio Marra
Coordinazione editoriale di Demetrio Marra e Alberto Parisi
Guarda la mostra dedicata al Backstage del video!
Pop X (IPA: /ˈpɔpper/ o /ˈpɔppiks/) è un gruppo musicale italiano formatosi a Trento nel 2004 avente come unico membro fisso e fondatore Davide Panizza (Rovereto, 14 settembre 1985).
Foto in copertina e nel testo di Giorgia Marchetti
Ringraziamo Lorenzo Bernasconi per la concessione dei diritti per lo sfruttamento dell’Opera e dell’Immagine di Simone Cattaneo.
Ringraziamo Il Ponte del Sale per la collaborazione e la disponibilità. I libri dell’editore sono disponibili sul sito o scrivendo a ilpontedelsale@gmail.com.
Qualche suggerimento per conoscere Simone Cattaneo e la sua poesia:
- Simone Cattaneo ospite a “Poetando” su La6
- Poesie scelte di Simone Cattaneo, a cura di Flavio Almerighi e Flavio Santi (L’ombradelleparole)
- Simone Cattaneo: ‘Anche la gravità mi sembra uno scherzo di cattivo gusto’, di Roberto Batisti (La balena bianca)
- Fuga dalla lirica e ricaduta. Sulla poesia di Simone Cattaneo, di Demetrio Marra (Treccani)
- L’esperienza del male nella poesia contemporanea, di Dimitri Milleri (Lay0ut)