Il primo Ottobre del 2023 4chan ha compiuto 20 anni, e se c’è una persona che si è abbeverata alla fonte di questo forum (in realtà una imageboard anonima) ben oltre i limiti del tollerabile, quella è Andrea Gerratana. Così lay0ut l’ha contattato proponendogli di scrivere a riguardo, cosa che si poteva fare in tanti modi, ma ha prevalso la necessità di recuperare un pezzetto di memoria di internet, per mostrare senza troppi tricks a chi non lo conoscesse ancora o ne avesse solo sentito parlare cos’è 4Chan (o chi è). Andrea torna su lay0ut dopo un articolo sull’incredibile storia di Christine Weston Chandler, storia che con 4chan ha più di un collegamento.
ATTENZIONE, L’ARTICOLO TRATTA DI CONTENUTI POTENZIALMENTE TRIGGERANTI INTORNO AI TEMI DELLA VIOLENZA E DEGLI ABUSI (SESSUALI E NON).
4chan cos’è? Un contributo per il ventennale
Le premesse culturali di 4chan
Nel 2003 il quindicenne Christopher Poole, all’epoca frequentatore dei peggiori e più controversi forum a tema anime e manga, decide di prendere il codice alla base del sito Futaba Channel (un forum giapponese popolarissimo nella sua terra di origine) e di tradurlo in inglese. Poole era infatti insoddisfatto della poca libertà concessa agli utenti. Da questa duplicazione genetica nasce così 4 Chan. Cosa è quindi?
Nulla più che l’imageboard più popolare del mondo occidentale, il luogo dove gli aspetti più luminosi e oscuri di internet ricevono lo sguardo accogliente di 22 milioni di utenti al mese. Nel totale anonimato, su 4chan è stata plasmata la cultura web degli ultimi venti anni, tra stragisti di estrema destra, risoluzioni di complesse questioni matematiche e un rubabandiera politicizzato con l’attore Shia LaBeouf.
Quando 4chan nasceva, il mondo del web era completamente diverso da oggi: un luogo estremamente poco regolamentato, senza i social network che oggi usiamo e il tasso di interconnessione di oggi.
Internet era un rifugio dove poter essere se stessi e trovare propri simili mentre si era ancora immersi in una realtà analogica circondata spesso da persone che non condividevano gli stessi gusti e gli stessi interessi: la socialità – per gli appassionati di anime, manga, fantascienza, videogiochi e giochi di ruolo – era ridotta spesso ad un piccolo cerchio di amicizie fatte in fumetteria. In questo contesto si fonda anche l’ostracizzazione del nerd (o del weeb), spesso rappresentato dai suoi soli hobby, i quali per molti rimandavano al semplice crogiolarsi nel mondo infantile. Era un mondo lontano ancora dallo sdoganamento culturale che avverrà, per esempio, con The Big Bang Theory e con il Marvel Cinematic Universe.
Il daddy Christopher Poole
Primi anni 2000. Christopher Poole (conosciuto online come moot), un quindicenne newyorkese appassionato di anime e manga, è un assiduo frequentatore del forum “Something Awful”: nel forum si parla in modo ironico di qualsiasi tema, sempre comunque nel rispetto dei limiti legali. Gli argomenti vanno dal cinema, allo sport, ai videogiochi, all’informatica, fino ad armi e droghe, ciascuno con il proprio subforum. Il subforum più popolare è “General Bullshit”, dove si parla di tutto, dove si scherza su tutto e dove all’epoca venivano postate le animazioni flash: in un mondo di connessioni piuttosto lente, le animazioni erano fatte in modo semplice, impiegando grafiche vettoriali amatoriali.
C’era un solo posto peggiore di “General Bullshit”: “Anime Death Tentacle Rape Whorehouse” traducibile come “bordello della morte per stupro tentacolare degli anime”, un subforum dove si discuteva di animazione giapponese di un certo tipo. L’idea che l’animazione giapponese fosse “strana” e “per adulti” era un concetto molto sentito all’epoca, quando ancora il mondo degli anime, nonostante serie di successo già conosciutissime in occidente, aveva un fascino esotico che portava con sé archetipi e strutture narrative lontanissimi dalla sensibilità occidentale, che vedeva l’animazione come prodotto quasi esclusivamente destinato all’infanzia.
Anime e manga spesso presentavano elementi percepiti come più o meno allusivamente erotici, anche quando non centrali, e vari gradi di violenza da zero allo splatter. L’erotismo, se non pornografico, si avvicinava ai tabù senza il velo di ironia (o il pecoreccio) che spesso invece caratterizzava i fumetti erotici occidentali, salvo rare eccezioni.
Negli Stati Uniti, inoltre, la trattazione di certi temi era impedita fino agli anni 2000 dall’adesione al Comic Code Authority, un codice comportamentale ad adesione volontaria a cui tutte le più grandi case editrici americane aderirono negli anni ‘50, relegando così la produzione di fumetti erotizzati o eccessivamente violenti alle sole case editrici di nicchia e indipendenti. In Giappone Shonen Jump, la rivista a fumetti più popolare del paese, su cui sono nati Dragon Ball e One Piece, negli anni ’80 pubblicava Video Girl Ai, un fumetto che presenta diverse scene di nudità delle protagoniste minorenni, mentre si vedevano spuntare capezzoli sulla rivista già dagli anni ’70.
A questa produzione priva dei tabù culturali occidentali, si aggiunge anche una produzione amatoriale sviluppatissima diffusa soprattutto attraverso il Comic Market, simile al nostro Lucca Comics, dove singoli autori e circoli culturali producono fumetti apertamente pornografici ritraenti i protagonisti delle serie più popolari del momento, in un totale laissez-faire da parte dei detentori dei diritti.
Questo è l’humus culturale in cui cresce Poole: il subforum che frequenta parla di questi temi in libertà e frequentemente si focalizza proprio sugli hentai, parola che in giapponese indica semplicemente il porno, ma che in occidente indica proprio la produzione anime e manga a carattere pornografico.
Proprio dal ban degli hentai in un tentativo di controllo del forum, nascerà 4chan: Poole, non contento della moderazione del forum, deciderà così di creare un luogo dove verrà garantita una maggiore apertura e una maggiore libertà di parola, i cui limiti sarebbero stati soltanto (in teoria) quelli imposti dalle legislazioni.
La nascita di 4chan
Poole adotta un modello con cui era già familiare: quello di Futaba Channel, una imageboard, qualcosa di simile ad un forum ma allo stesso tempo profondamente diverso. Infatti, se un forum ha dei profili utenti e ci si deve registrare, le imageboard sono caratterizzate dall’anonimato e, seppure ci sia un modo di tenere traccia dei post, non c’è modo di ricondurre un commento alla stessa persona che ne ha scritti altri, se non speculando sul contesto della discussione. È un mondo di senza volto che si mescolano, dove si viene giudicati esclusivamente per il contenuto di ciò che si è scritto in quel momento, e la storia individuale svanisce così come è apparsa in quell’istante. È consentito l’uso di una sorta di firma digitale, per garantire che chi scrive sia sempre lo stesso, ma è usato solo in casi specifici, e non è la prassi generale.
Il modello di Futaba Channel (conosciuto come “2chan”) non era ben conosciuto solo da Poole, ma anche dagli appassionati di anime e manga di Something Awful: era un’infrastruttura familiare che non aveva ancora un corrispettivo in occidente, corrispettivo che Poole si prese la briga di creare. Un riferimento al forum originario rimase: la prima board (cioè subforum) di discussione di 4chan fu /b/, chiamata così da “Bullshit” (stronzate), proprio come il “General Bullshit” di Something Awful.
In quella prima fase, 4chan era dedito soprattutto agli anime: ben presto infatti nacquero board sugli hentai, sugli yaoi e infine /b/ venne separata da /a/, cioè “anime”, liberando così 4chan dal pervasivo tema di anime e manga e rendendo /b/ una terra franca dove la pornografia e i meme hanno sempre regnato sovrani. /b/ divenne la più famosa e attiva board di 4chan, luogo di origine dei meme più famosi di internet.
Sempre in questa primissima fase, venne creata la board /l/, “lolikon”, dedicata ad illustrazioni erotiche raffiguranti bambine di età prepuberale tipiche di certe parti del mondo anime e manga e ben presto cancellata perché, per via dell’anonimato, gli utenti pubblicavano anche pedopornografia raffigurante persone reali, che comunque venivano prontamente cancellate dai moderatori del sito (che procedevano a bannare gli IP degli utenti).
Già le origini di 4chan sono oltremodo controverse. Ben presto la board si affrancherà dal mondo del porno (anche quello illegale) per espandersi in direzioni nuove, spesso altrettanto assurde: si inaugureranno così board sullo sport (/sp/), sulle armi (/k/), sui videogiochi (/v/), sulla politica (/new/ in origine, poi trasformata in /pol/), sui fenomeni paranormali (/x/), sulla scienza (/sci/) fino a un’intera board per My Little Pony (/mlp/).
Allo stato attuale, 4chan conta 76 attivissime board. Il suo successo portò alla creazione di decine di nuovi “-chan”, fino alla generazionedi imageboard in altre lingue: “Ylilauta”, quella finlandese, è forse la più famosa delle imageboard non in lingua inglese. In Italia, dal 2007, esiste “Diochan”, il cui richiamo alla bestemmia non è casuale.
Ad un anno circa dalla nascita di 4chan, inoltre, nascerà “Encyclopedia Dramatica”, un’enciclopedia sul modello di Wikipedia che andrà a catalogare minuziosamente i fenomeni di internet, il tutto con una pronunciata vena ironica. Fenomeni di internet che spesso hanno origine proprio da 4chan.
Lo sviluppo della mente alveare
La garanzia dell’anonimato (o, quantomeno, della difficoltà del tracciamento) ha portato a espandere ancora di più dei fenomeni che erano già presenti: i tormentoni, seppure non ancora chiamati “meme”, già esistevano. Così come già esistevano i raid, uno dei fenomeni più importanti di 4chan: azioni coordinate votate ad un certo scopo, animate dal desiderio di puro divertimento o da profonde ragioni sociali.
Uno dei primi casi di azioni coordinate, datato al 2006, fu quello di “Pool is Closed”: venne messa in giro l’idea che i moderatori di Habbo Hotel, un videogioco online incentrato sulla socializzazione destinato ai più piccoli, fossero razzisti, e che quando veniva creato un personaggio dalla pelle nera, questo venisse in particolar modo attenzionato.
Non sappiamo se la voce fosse vera, ma questo portò all’iscrizione in massa di utenti al gioco online e alla creazione di un personaggio caratterizzato da completo Armani, carnagione scura e un ampio afro, che sarebbe stato poi copiato da tutti i partecipanti, rendendoli così identici. Gli anon di 4chan avevano uno scopo preciso: sfruttare un bug del videogioco per non permettere agli altri utenti di entrare in piscina, bloccandola in massa, per di più coordinandosi per realizzare anche una svastica con i propri personaggi. Dietro l’uso del simbolo non c’era alcun intento neonazista, ma solo il desiderio anarchico di scandalizzare e di dare fastidio al prossimo, compresi i moderatori. I raid continuarono per parecchio tempo, fino a mandare offline il sito e a portare i moderatori di Habbo a bannare automaticamente chiunque crei un profilo di un uomo razzializzato, con i capelli afro e un completo.
A testimonianza di come 4chan non avesse idee particolarmente vicine alla destra in questo periodo vi è l’attacco coordinato a Hal Turner, celebre commentatore politico americano di estrema destra di cui venne violato il sito, azione che lo danneggiò economicamente.
Dietro l’attacco ad Hal Turner si manifestava e portava agli onori delle cronache il collettivo Anonymous: il più famoso e importante gruppo di attivisti hacker del mondo. Dalla massa informe dei raid e dal cameratismo che si venne a creare nelle prime fasi di 4chan emergerà questo primo nucleo che strenuamente ha combattuto e che tuttora combatte per la libertà di parola. Per certi versi, Anonymous riuscirà a mantenere e portare avanti alcuni elementi originari di 4chan, che nel tempo muterà radicalmente. Anonymous incarnerà lo spirito più serio e militante di questo primo 4chan, influendo pesantemente in eventi come le primavere arabe o attaccando la Russia in seguito alla guerra in Ucraina, sempre nel nome della libertà di parola e di informazione, contro ogni forma di oppressione.
Un altro raid particolarmente notorio di Anonymous e che originò da 4chan fu quello di “Project Chanology”, un progetto che prevedeva feroci attacchi alla Chiesa di Scientology, che tentò, nel 2008, di rimuovere da Internet qualsiasi traccia di un’intervista rilasciata da Tom Cruise, celebre adepto. Questo raid si concretizzò in telefonate di disturbo alle sedi della Chiesa, stampa di fax completamente neri per sprecare inchiostro, attacchi informatici, il tutto con il precipuo scopo di cacciare la Chiesa di Scientology da Internet. La protesta poi divenne più coordinata e nonviolenta, con azioni di fronte dalle sedi della Chiesa in tutto il mondo.
Oltre ai raid, altra passione collettiva di 4chan è la manipolazione dei sondaggi e delle votazioni online, in cerca degli esiti più esilaranti e di cattivo gusto. Grazie alle azioni della board nel 2009 Christopher Poole verrà proclamata la persona più influente del 2008 dal Tims, mentre nel 2012 una scuola per sordi vincerà la possibilità di assistere a un’esibizione della cantante Taylor Swift (la quale, invece, farà una donazione alla scuola). Lo stesso anno 4chan tenterà di battezzare un nuovo gusto del soft drink Mountain Dew, “Hitler did nothing wrong” (ma anche gli altri nomi proposti sono egregi, come “Diabeetus”). Nel 2016, invece, si proverà a dare il nome ad una nave da ricerca inglese, chiamandola “Boaty McBoatface” (nome che invece verrà assegnato ad uno dei sommergibili robot, mentre la nave verrà intitolata al naturalista Sir David Attenborough). Il caso di “Boaty McBoatface” (dal sapore disneyano, un adattamento italiano potrebbe essere “Barchino De Barchinis”, mentre letteralmente potrebbe essere tradotto come “Barchetta McFacciadibarca”) diventerà così famoso che verrà coniato il termine “McBoatfacing”, cioè “commettere il grave errore di lasciare ad internet il compito di decidere qualcosa”. L’anno successivo uno dei treni che collegano le due città svedesi di Stoccolma e Goteborg verrà fatto chiamare“Trainy McTrainface”.
In questa prima fase della vita di 4chan (fino al 2008-2009 circa) l’orientamento del sito continuava ad essere tendenzialmente liberale, di sinistra, nella sua incarnazione più spigolosa e dissacrante, a la South Park o a la Dogma di Kevin Smith. Dal 2010 fino a circa la metà degli anni Dieci, l’ideologia di 4chan lentamente si sposterà sempre più a destra, facendo della board uno dei luoghi cardine dell’alt-right, un movimento non coordinato e multisfaccettato con tendenze nazionaliste, antisemite, razziste, antifemministe, antiliberali, anarco-capitaliste e oppositive rispetto a una supposta dittatura del politicamente corretto. 4chan in quegli anni apparirà sempre di più come uno scherzo di cattivo gusto di cui si è perso il controllo, diventando uno dei più grandi alleati della destra trumpiana.
I primi segnali di questa svolta si hanno con lo sviluppo e la nascita della cultura incel nella board chiamata /r9k/, una board dove non è possibile pubblicare due volte la stessa cosa: questo portò alla nascita di racconti personali, spesso aventi a che fare con la solitudine, la depressione e il suicidio. Vi si trovano narrazioni tragicomiche di eventi accaduti nella vita reale (sempre in forma anonima, sempre impossibili da verificare), narrazioni nostalgiche legate agli affetti più cari, fino a storie di profondi tormenti legati al rapporto con l’altro sesso. L’ondata di frustrazione portò a rendere /r9k/ uno dei luoghi prediletti della cultura incel dal 2014 in poi, con conseguenze nel mondo reale (ne parleremo dopo) così come nel mondo virtuale.
Una di queste è l’affare Gamergate, vicenda complessa che meriterebbe una trattazione a parte. La si può riassumere in una campagna misogina e antiprogressista contro le donne nell’industria dei videogiochi, in particolare quelle che mostravano idee particolarmente femministe, a copli di molestie e di minacce. L’idea generale era che il mondo della critica videoludica fosse colluso con il femminismo, sulla base di speculazioni circa supposte relazioni tra sviluppatrici e giornalisti (ma non solo).
È in questi anni che in sezioni di 4chan come /pol/ e /x/ si diffondono le teorie del complotto: una delle primissime è quella che vede Hillary Clinton e il Partito Democratico americano al centro di un traffico di minori destinati a pedofili satanisti, il tutto attraverso la copertura di una pizzeria di Washington. Queste teorie diventeranno sempre più articolate ed esposte da vari “Anon”, tra cui il famoso QAnon, che attraverso messaggi criptici e annunci di grandi eventi e rivelazioni (praticamente sempre sbagliate) creerà alcune delle più celebri teorie dell’ancora più ampio mondo del complottismo legato al Nuovo Ordine Mondiale.
La diffusione di questi complotti su 4chan sembra, ancora una volta, più un esercizio di espressione creativa della libertà di parola: sviluppare teorie di questo tipo sulla board sembra più un desiderio di creare una parodia che non di scovare un vero e proprio complotto, il desiderio di generare qualcosa di grande senza però rischiare di metterci la faccia. Nessuno vuole scoprire che dietro QAnon c’è solo un uomo annoiato dal proprio lavoro e non un agente infiltrato dell’FBI. Anche in questo caso, l’eufemismo sarebbe parlare di uno scherzo sfuggito di mano, riuscito troppo bene: c’è infatti chi ci crede davvero a questi complotti e i seguaci di QAnon sono arrivati in Italia attraverso il negazionismo sul COVID-19.
Cos’è 4chan fuori, nel mondo offline
L’impatto culturale di 4chan non si è limitato al mondo digitale, mostrandoci come l’idea che la realtà online e quella offline siano separate è totalmente falsa, e questo è avvenuto con risultati estremamente diversi, in alcuni casi drammatici. La pervasività e persistenza di 4chan nella cultura contemporanea è profonda, come qualcosa che cresce nel sottosuolo per poi lentamente diffondere i suoi grotteschi frutti all’improvviso.
Forse il primo esempio di 4chan che agisce fuori da internet fu il rifacimento della protesta avvenuta dentro Habbo Hotel (di cui abbiamo parlato sopra) davanti alla sede di Sulake, casa produttrice del videogioco: decine di giovani finlandesi in completo nero, cravatta rossa e parrucca afro si ritrovarono davanti all’azienda, ricreando anche l’iconica “svastica umana”. Persone vestite in tal modo sono state presenti per anni e anni a tutte le più grandi fiere del fumetto nel mondo.
“Pedobear”, un orso pedofilo che nasce su 4chan per prendere in giro gli utenti che cercano in qualche modo di giustificare le proprie pulsioni pedofile (l’uso dell’anonimato, anche qui, permette agli individui di esprimersi in modi che altrimenti non farebbero) è diventato così importante da essere stato usato come simbolo nelle proteste nei confronti del Vaticano, in connessione agli scandali pedofilici: è apparso durante le visite del Papa (come simbolo o come “mascotte in costume”) a Malta e a Londra. Anche lui è stato ospite fisso per qualche anno alle fiere del fumetto, al punto da far emettere un comunicato alla polizia di San Diego durante il Comic Con che metteva in guardia le famiglie, additando le persone in costume come “potenziali pedofili”.
L’impatto di 4chan si è fatto sentire anche nel mondo scientifico: un utente di /sci/, la board che discute di matematica e scienza, chiese quale fosse l’ordine più breve possibile con cui guardare tutte le possibili combinazioni degli episodi dell’anime La malinconia di Haruhi Suzumiya in ordine non cronologico. Questo perché l’anime ha la caratteristica di avere gli episodi “mescolati” tra di loro, in modo che nessuno di essi, tranne il dodicesimo, occupa la posizione cronologicamente corretta. Un utente rispose, dicendo che la risposta era 93,884,313,611. Sette anni dopo, questa verrà riconosciuta come la prima, parziale, soluzione ad un problema irrisolto da venticinque anni legato alle superpermutazioni, tant’è che ci si chiese come accreditare, in letteratura, 4chan e l’anonimo utente.
Un altro evento celebre fu quello legato alla performance artistica “He Will Not Divide Us”: elaborata dal famoso attore Shia Labeouf e dagli artisti Luke Turner e Nastja Rönkkö, prevedeva una protesta in streaming dalla durata pari a quella della presidenza di Donald Trump, attiva e filmata ventiquattro ore su ventiquattro, senza interruzioni. Gli utenti di 4chan (in particolare della sezione politica /pol/), una volta scoperto questo evento, si sono recati in massa al luogo dello streaming, che si teneva davanti ad un museo di New York, iniziando ad usare slogan trumpiani e generando così la somma frustrazione di Labeouf, che verrà arrestato per aver picchiato uno degli utenti. La frase che pare abbia fatto infuriare l’abbiamo già incontrata: “Hitler did nothing wrong”. La protesta di Labeouf migrò poi diverse volte, in luoghi controllati o in luoghi al chiuso. Sempre, nonostante tutto, gli “anon” riuscivano in qualche modo a manifestarsi e a invadere lo streaming, anche semplicemente con frasi e meme stupidi provenienti da 4chan.
Successivamente, la performance si trasformerà nello streaming ininterrotto di una bandiera bianca con sopra scritto “HE WILL NOT DIVIDE US”, una bandiera che si trova in una località segreta, sul cui sfondo appare solo il cielo. Gli utenti 4chan, osservando gli orari a cui il sole tramontava e sorgeva, monitorando il traffico aereo, il meteo e recandosi fisicamente nell’area più o meno individuata (un utente ha iniziato a girare con la macchina suonando il clacson, così da poter verificare se e quando nello streaming si sarebbe sentito quel suono), sono riusciti individuare a tirare giù la bandiera, sostituendola con un cappellino della campagna elettorale di Trump e una maglietta raffigurante Pepe the frog (uno dei più celebri meme di 4chan). La bandiera viene ricollocata varie volte, e varie volte nuovamente individuata e rubata.
The dark side of the chan
Se questi eventi possono apparire dei divertissement di utenti annoiati che vogliono apparire radicali e contro quella che viene percepita da loro come un’egemonia culturale da parte di varie forme di politicamente corretto, altri sono decisamente più seri e tragici: almeno tre stragi sono connesse a 4chan.
La prima è risalente al 2018: a Toronto, Alek Minassian si lancia alla guida di un furgone in affitto contro la folla, uccidendo undici persone e ferendone quindici. Le sue motivazioni paiono collegate ad un desiderio di vendetta nei confronti delle donne, dalle quali percepisce un totale rifiuto. In un post su Facebook di poco precedente alla strage, usa un linguaggio tipico del mondo incel e della sezione /r9k/. Su /r9k/ venne diffuso e discusso ampiamente il manifesto di Elliot Rodger, autore del massacro di Isla Vista (2014), massacro anch’esso di natura misogina. Rodger è venerato da alcuni incel come un santo.
La seconda strage è del 2019: a Christchurch, in Nuova Zelanda, Brendon Tarrant apre il fuoco in due moschee, uccidendo 51 persone, mostrando in una diretta su Facebook l’intera strage. Tarrant era un assiduo frequentatore di 4chan, e in particolare della board /pol/.
Anche la terza, del 2022, ha una matrice neofascista e connessa a /pol/: a Buffalo, Payton Gendron aprirà il fuoco in un Supermercato uccidendo dieci persone razzializzate e ferendone altre tre. Anche Gendron dirà di essersi radicalizzato dopo aver iniziato, tra le altre cose, a partecipare alle discussioni di /pol/.
4chan: cosa ci aspetta
È davvero difficile riuscire a immaginare quale sarà la forma successiva di 4chan: la sua mutevole identità nel tempo ha sempre avuto però degli elementi che si sono mantenuti, forse perché intrinseci al modello-chan, ovvero scorrettezza politica e coordinazione derivante dall’anonimato.
Se è vero che al momento 4chan è uno dei più importanti covi della destra trumpiana (in particolare la board /pol/) e degli incel, non è da escludere che in futuro, con l’ascesa internazionale delle destre identitarie a cui anche 4chan ha dato un contributo, proprio per il suo spirito antagonista possa finire per avere nuovamente un ruolo radicale e critico nei confronti di tali politiche, come effettivamente era alle origini dell’imageboard.
4chan negli anni ha perso moltissimi primati: per esempio, spesso su 4chan era possibile che anonimi insider di varie aziende dei videogiochi o del cinema pubblicassero documentazione riservata (sceneggiature di film non ancora usciti e molto attesi, oppure elementi dei futuri giochi dei pokémon), mentre adesso spesso preferiscono twitter; 4chan non ha più da molti anni alcuna esclusiva sui memi e sulla loro origine, essendo che questi ormai nascono e si muoveno sui social media. In sostanza, i luoghi dove commentare le ultime novità in libertà si sono moltiplicati.
4chan non è più il centro della cultura internet, non è più quel cuore pulsante del passato: questo tuttavia non vuol dire che non sia molto influente, perché lo è. Vedremo ancora 4chan espandersi, vedremo ancora azioni collettive da parte degli anon, ma credo che ciò che vedremo saranno sempre più fenomeni di grande impatto ma virtuali, con un coinvolgimento sempre minore del mondo reale in modo diretto.
Forse 4chan continuerà a essere la regia segreta della cultura prodotta da Internet, sulla scia di QAnon ma anche dell’anonimo matematico di /sci/. Del resto, con un mondo virtuale sempre più pervasivo nella nostra cultura, chi è arrivato prima e conosce queste lande saprà inevitabilmente che gli atti pionieristici compiuti non saranno stati vani, e che alla fine davvero si può cambiare qualcosa dalla propria cameretta. Nel bene e nel male.